
Il contratto di locazione ad uso abitativo è uno degli strumenti più importanti nel mondo dell’immobiliare, in quanto regola i rapporti tra locatore e conduttore di un immobile.
Se stai cercando di affittare una casa o un appartamento, è essenziale conoscere i termini del contratto di locazione ad uso abitativo.
In questo articolo, ne parliamo nel dettaglio con DGR Immobiliare: che tipo di contratto è, chi può dare in locazione l’immobile e quali sono le caratteristiche dei contratti di locazione ad uso abitativo.
Cos’è il contratto di locazione ad uso abitativo?
Il contratto di locazione ad uso abitativo è un accordo scritto tra il proprietario di un immobile (locatore) e il suo inquilino (conduttore) per l’affitto di un immobile ad uso abitativo. Questo tipo di contratto regola i rapporti tra le due parti per la durata del periodo di affitto, specificando le condizioni di utilizzo dell’immobile e le responsabilità delle parti coinvolte.
Chi può dare in locazione l’immobile?
L’immobile può essere dato in locazione da qualsiasi persona fisica o giuridica che ne abbia la proprietà o il diritto di godimento. In particolare, possono dare in locazione l’immobile:
- i proprietari dell’immobile
- i titolari di un diritto reale di godimento (usufruttuario, superficiario, enfiteuta)
- i locatari che abbiano a loro volta il diritto di subaffittare l’immobile
Contratti di locazione ad uso abitativo: caratteristiche
Esploriamo ora le caratteristiche che lo differenziano da altri tipi di contratto. Ecco le principali:
- Durata: il contratto di locazione ad uso abitativo ha una durata minima di quattro anni, se stipulato tra privati, e di sei anni se stipulato con una società di intermediazione immobiliare. Il contratto può essere rinnovato alla scadenza, ma solo se il conduttore non ha violato le clausole contrattuali e se il locatore non ha necessità di riappropriarsi dell’immobile.
- Canone di locazione: il canone di locazione è la somma di denaro che il conduttore paga al locatore per l’utilizzo dell’immobile. Il canone di locazione è stabilito dalle parti in base all’immobile e alla sua posizione geografica, ma deve essere congruo rispetto al valore di mercato dell’immobile stesso.
- Deposito cauzionale: è una somma di denaro che il conduttore deve versare al momento della firma del contratto di locazione. Questo deposito viene utilizzato dal locatore per eventuali danni causati dall’inquilino all’immobile o per mancati pagamenti di canone di locazione o spese condominiali. Al termine del contratto, il deposito viene restituito al conduttore, salvo eventuali detrazioni per i danni causati.
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